Le cyber-droghe fuori da ogni logica

  •  Le cyber-droghe, cosa c'è di vero? Vediamo di capire se è possibile riprodurre suoni a bassa frequenza con i comuni subwoofer, senza distorcere il suono. del
  • , aggiornata al
  • , di
  • in

Leggo l'articolo sul corriere.it: "Sul web ora ci si «droga» con onde sonore", sottotitolo: "L'allarme della Finanza. Facilissimo trovare guide e "dosi" che riproducono ecstasy, cocaina, marijuana, alcol" e mi chiedo se i giornalisti non hanno nulla di meglio da inventarsi che parlare di cyber-droghe, se non tirare fuori articoli del genere fuori da ogni logica, soprattutto tecnica e scientifica.

Chi scrive quell'articolo, a mio avviso, dimostra poca competenza in elettronica. Ma si sa l'ignoranza ne combina di tutti i colori e, notizie fuori da ogni realtà tecnica e scientifica hanno facile presa su menti ignoranti in materia. Sono notizie che probabilmente intendono distogliere l'attenzione dai veri problemi italiani che sono di tipo giudiziario e investono il Presidente del Consiglio, forse per distogliere l'attenzione dai problemi ben più scomodi di cui è bene che non se ne parli troppo.

Nell'articolo si legge: "Le onde comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, ovvero le frequenze su cui lavora il cervello umano, sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale. Le onde alfa, ad esempio, che vanno da 7 a 13 hertz, hanno un potenziale effetto rilassante, ma ce ne sono altre che ottengono l'effetto opposto, cioè euforizzante o eccitante. Basta inserire questi infrasuoni - che l'orecchio umano non percepisce - dentro un brano musicale, e il gioco è fatto» ha spiegato il colonnello Umberto Rapetto della Guardia di Finanza. «L'uso di questi infrasuoni non è sconosciuto alle forze di polizia, che all'estero li usano come deterrenti, ad esempio nelle discoteche per calmare i ragazzi»".

Devo farti presente che un altoparlante è un trasduttore elettrico, cioè trasforma la corrente elettrica in onda sonora. In genere gli altoparlanti per basse frequenze come quelle in gioco, si chiamano subwoofer e hanno dei diametri molto grossi. La loro risposta in frequenza parte in genere dai 50Hz (frequenza in alternata) in su, fino ai 200-300 Hz, al di fuori di quel range di frequenza si ha distorsione sonora e armonica e l'altoparlante non svolge più bene le sue funzioni di trasduttore elettrico. Mi chiedo quindi come sia possibile riprodurre onde di 7 e 13 Hz con un comune subwoofer senza subire distorsione armonica, rendendo così il suono completamente innaturale, oltre che non percepibile dall'orecchio umano.

Ad esempio un subwoofer della JBL ES150PCH da 300 euro che non è poco, ha una Risposta in Frequenza di crossower da 30Hz a 150 Hz al di fuori del range di frequenze citate nell'articolo.

Se poi consideriamo i comuni altoparlanti per PC o per usi domestici, questi ultimi hanno un range di frequenza ancora più limitato verso i 70 Hz in su nelle basse frequenze, completamente inidonei a riprodurre onde sonore sui 13 Hz come intenderebbe far credere chi ha scritto l'articolo. Per riprodurre frequenze sui 10 Hz occorrono subwoofer molto speciali con diametri da 40 cm o più, costruiti con tecniche particolari che fanno lievitare i prezzi, rendendo l'altoparlante un lusso destinato a pochi privilegiati.

Il fatto grave è che quegli articoli vengono pubblicati anche nelle edizioni cartacee e letti spesso da persone senza competenze idonee e senza senso critico, facendo credere ciò che non è sempre vero e creando un clima ostile nei confronti di Internet. Diffcilmente un subwoofer dei più comuni riesce a riprodurre fedelmente suoni al di sotto dei 30 Hz, anche se le pubblicità riportano frequenze di 20Hz che l'orecchio umano non sempre percepisce.
Il resto è solo musica.