Le sanzioni economiche

  •  Ritengo la politica delle sanzioni economiche una politica arrogante, antidemocratica e da prepotenti, perché scavalca lo stato di diritto e spinge gli Stati verso l'autarchia. L'esempio delle sanzioni all'Italia fascista. del
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Ritengo la politica delle sanzioni economiche una politica arrogante, antidemocratica e da prepotenti, perché scavalca lo stato di diritto e spinge gli Stati verso l'autarchia. L'autarchia è la condizione di un paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero. Inoltre uno Stato che si prende il diritto di sanzionare un altro Stato è, a mio avviso, quanto di più stupido e infantile si possa fare. Le sanzioni economiche sono il fallimento della politica e della reciproca integrazione. Le sanzioni economiche dimostrano tutta la mancanza di buon senso della classe politica che si erge a ente morale superiore nei confronti di un subordinato.

La parola sanzione deriva da sancire che significa approvare, rendere stabile, stabilire. Tuttavia, di solito, per sanzione si intende una punizione, un castigo o una pena. Tipici sono i castighi e le punizioni che si infliggono ai bambini o ai figli quando non ubbidiscono ai genitori o agli adulti. Il castigo presume una entità superiore (il genitore, l'adulto) che infligge la sanzione ad una entità inferiore (il figlio disubbidiente, il minorenne), che magari si vede decurtata o sospesa la paghetta mensile o settimanale da parte del genitore, perché non ha fatto o ha fatto male i compiti a scuola.

Lo capisci l'infantilismo della classe politica? Io, quando sento parlare di sanzioni economiche a quello o a quell'altro Stato, mi sento in mano a degli arroganti incompetenti. Quando si ragiona tra Stati, ci si trova davanti a delle istituzioni, non a dei minorenni incapaci di intendere e di volere per cui occorre la ratifica del genitore o di chi ne fa le veci.

Quando sento parlare di sanzioni economiche ad uno Stato mi viene da ridere, per non piangere della imbecillità della classe politica ebete che infligge le sanzioni.

La prima forma di sanzione della Storia la si trova nella Bibbia, in Genesi, là dove Dio sanziona Adamo ed Eva per aver disubbidito al suo comandamento. E qui abbiamo una classe politica che si erge a Dio per sanzionare economicamente uno Stato colpevole di aver disubbidito. La classe politica dimentica che l'Italia è stata sanzionata economicamente dalla Societa delle Nazioni, quando nel 1935, l'Italia fascista andò a invadere l'Abissinia durante la guerra d'Etiopia. Sono servite a qualcosa quelle sanzioni?

Da Wikipedia: Le sanzioni risultarono inefficaci perché numerosi Paesi, pur avendone votato l'imposizione, continuarono a mantenere buoni rapporti con l'Italia, rifornendola di materie prime. Leggilo quell'articolo per capire tutta l'ipocrisia che si cela dietro le sanzioni economiche.