Il terremoto, allarmi e case antisismiche

  •  In Toscana conosco persone che possiedono immobili da ristrutturare, ma sui quali non possono intervenire come vorrebbero perché i Comuni impediscono ai proprietari di modificare la struttura ormai non più idonea alle esigenze di oggi, perché si tratta di immobili facenti parte del centro storico e sui quali è possibile del
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C'è stato un terremoto in Abruzzo e continua ad esserci uno sciame di scosse telluriche. Uno scienziato che lavora nel laboratorio sotto il Gran Sasso lo aveva previsto per tempo, ma non con precisione, ed è stato denunciato per procurato falso allarme. Io preferisco la paura al danno. Meglio un allarme in più che nessun allarme. Trovo veramente scandaloso denunciare una persona che lavora e studia sui terremoti perché ha dato l'allarme di un terremoto che poi non si è verificato nei tempi e luoghi previsti. Meglio se il terremoto poi non si verifica, ma se è stato previsto un terremoto in una certa zona, la popolazione va informata del possibile rischio che il terremoto si possa verificare, in modo che si tenga pronta all'evento e chi ci mette in guardia con competenza dei rischi che corriamo, va sostenuto e aiutato a perfezionare le sue analisi, non denunciato.

E' un esempio negativo che lo Stato dà, perché se un domani a qualcuno capita di essere testimone di una aggressione, questo qualcuno invece di dare l'allarme alle autorità competenti, potrebbe decidere di stare zitto, svignarsela e non dare l'allarme per non essere denunciato per procurato falso allarme e non avere rogne.

Quando ero a militare, durante la guerra del Golfo, noi militari ricevemmo continui allarmi dalle alte sfere militari, allarmi di possibili attacchi terroristici e ci dovevamo tenere pronti ad affrontarli, con gli zaini pronti, per cui i turni di guardia vennero raddoppiati e ci facemmo un culo che non ti dico a pattugliare avanti e indietro possibili obiettivi di terroristi. Se ora penso a tutti quelli che ci hanno allarmato inutilmente perché non è successo mai niente, ci sarebbe da denunciare lo Stato Maggiore dell'esercito.

Alcuni giorni fa ho letto sui giornali di un allarme del presidente degli Stati Uniti: Obama che l'Europa poteva essere l'obiettivo di un attacco terroristico: "Dopo i colloqui con il collega francese, Obama lancia un nuovo, pesante allarme spiegando che il suo intento è convincere gli alleati ad impegnarsi maggiormente nel contrasto all’escalation di violenza. "A causa della vicinanza - ha spiegato Obama - è più probabile che Al Qaeda sia in grado di lanciare un attacco terroristico in Europa che negli Stati Uniti", da come si legge su il Giornale.it. Obama lancia l' allarme. C'è stato? Ci sarà ? Boh! Se non ci sarà voglio vedere se qualcuno si prenderà la briga di denunciarlo per procurato falso allarme all'Europa. Io spero che non ci sia nessun attacco terroristico e che Obama si sbagli. Tuttavia non lo vado a denunciare, anzi lo ringrazio per avermi avvisato. Se mi devo mettere in viaggio per l'Europa, magari ci faccio un pensierino e ci rinuncio al viaggio, se non è proprio indispensabile. A dicembre '08 Obama ha lanciato un allarme per rischio di attacco chimico in America. C'è stato? Qualcuno lo ha denunciato per falso allarme?

Vedi, ci veniamo a trovare in situazioni dove il buon senso non si sa più che cosa sia. Viviamo in situazioni dove vige il trionfo della legge e dove tutto va sottomesso alla legge invece che al buon senso. Ci lasciamo soffocare dalle leggi, leggi assurde, male applicate, leggi fotocopie di fotocopie, quando invece bisognerebbe sfoltire tantissime leggi inutili per liberarci dal giogo della legge e della burocrazia.

In Toscana conosco persone che possiedono immobili da ristrutturare, ma sui quali non possono intervenire come vorrebbero perché i Comuni impediscono ai proprietari di modificare la struttura ormai non più idonea alle esigenze di oggi, perché si tratta di immobili facenti parte del centro storico e sui quali è possibile intervenire in modo molto limitato nel rispetto delle caratteristiche storiche degli edifici. Sono immobili che cadono a pezzi. Un terremoto un po' forte li farebbe crollare e una semplice ristrutturazione nel rispetto dei parametri previsti dal piano regolatore non è sufficiente a dare quella sicurezza antisismica necessaria per garantire la loro solidità, perché bisognerebbe abbatterli e ricostruirli ex novo con criteri diversi. Per cui se presenti un piano di ristrutturazione antisismico su uno di questi immobili del centro storico, molto probabilmente il Comune lo boccia, perché in violazione del piano regolatore previsto per quell'area urbana.