Fusione fredda fatta in casa

  •  Un esperimento di fusione fredda utilizzando un motore Stirling e del ghiaccio. Video e considerazioni sul bilancio energetico. del
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Sul Web, ma ora anche sui media tradizionali, continua con toni molto accessi la discussione sulla fusione fredda. Nei due post predenti ho parlato del catalizzatore di energia messo a punto dall' ing. Andrea Rossi con il contributo del fisico dell'Università di Bologna: il professore emerito Sergio Focardi. Malgrado le testimonianza positive di due fisici svedesi venuti apposta dalla Svezia, lo scetticismo continua a regnare sovrano.

Allora, cosa ho fatto io per dipanare ogni dubbio? Ho allestito un esperimento di fusione fredda che più fredda non si può. Come dice la parola, ho subito pensato al frigorifero, in particolare al freezer dove tengo il ghiaccio. Non potevo mica pensare al forno perché altrimenti sarebbe stata una fusione calda. Ho pensato subito al freezer del frigorifero.

Ho preso, quindi, dal freezer un pezzo di ghiaccio, perché il ghiaccio è freddo e ho cercato di fonderlo ricavando energia e devo dire che la cosa funziona. Sì, funziona alla grande. Si riesce a ricavare energia dalla fusione fredda del ghiaccio. Ho pure fatto un video dimostrativo per farti vedere il fenomeno della fusione fredda. Per ricavare energia dal ghiaccio, fondendolo, come avviene in una vera fusione fredda, mi sono servito di un motore Stirling che funziona secondo il principio della differenza di temperatura.

Guarda che roba:

Hai visto come si fa la fusione fredda? Ho pure misurato la temperatura per accertarmi che fosse vera fusione fredda: +5°C circa, ora non ci sono più dubbi: è vera fusione fredda!!! Non c'è trucco e non c'è inganno. Il ghiaccio, fondendosi o meglio sciogliendosi, mette in moto la rotellina del motore Stirling ottenendo così energia meccanica. Vedi, funziona e basta, riesco ad ottenere energia meccanica sciogliendo il ghiaccio. Fine delle sterili polemiche sulla fusione fredda.

Gli altri, invece di usare un semplice motore Stirling come ho fatto io, hanno concepito un complesso e arzigogolato tubo di metallo dove ci hanno messo dentro polveri strane, resistenze elettriche e si sono collegati alla rete elettrica per scaldare delle resistenze e da qui scaldare l'acqua fino ad ebollizione e poter dire di ottenere energia termica. Ma ragazzi, sono capace anch'io di scaldare l'acqua con le resistenze elettriche. Quella, dal mio punto di vista, non è fusione fredda, ma è fusione calda.

La fusione fredda, la si deve fare con il freddo, non con il caldo, altrimenti ci prendiamo solo in giro.

Ma qui, la questione è un'altra: il bilancio energetico. Ecco l'origine di tutte le sterili polemiche sulla fusione fredda. Quanta energia elettrica mi tocca consumare per fare pochi centimetri cubi di ghiaccio nel freezer e quanta energia meccanica riesco a ottenere fondendo il ghiaccio? Mistero dei misteri.

Domanda da un milione di dollari: con l'energia meccanica che ottengo fondendo per esempio 10 cm cubi di ghiaccio, riesco poi a ricavare energia elettrica per formare di nuovo 10 o meglio 11 cm cubi di ghiaccio? Se sì, bene, vuol dire che il bilancio energetico è alla pari o positivo. Se no, male, è meglio che mi dedichi all'ippica, perché il bilancio energetico è negativo.